sabato 5 novembre 2011

Ravasi come Martini?

 [...] Il «Cortile [dei Gentili]» ricorda molto la cattedra dei non credenti di martiniana memoria. Chi si oppose e la contestò si beccò l’accusa di «oscurantista». Oggi l’hanno capito tutti che non è servita a niente. O meglio: è servita solo al cardinale Martini per diventare una celebrità mediatica, un antipapa di sinistra da opporre al reazionario Giovanni Paolo II, amato da «la Repubblica» e il «Corriere della Sera» e dal composito universo radical chic italiano.

Nel fervore «dialoghista» il cardinale Ravasi sceglie come interlocutore Julia Kristeva. Cioè psicoanalisi, semiotica e strutturalismo elevati all’ennesima potenza. La linguista francese intravvede all’orizzonte un «nuovo umanesimo». Voi pensate: cristiano? Macché, sciocchezze! Un umanesimo ostile alla Chiesa, poiché